Chi siamo

CHI SIAMO

Siamo allevatori e malghesi che popolano le montagne delle Prealpi venete. Da decenni le nostre famiglie, e da secoli i nostri avi, hanno abitato questi luoghi, vivendo in sintonia con la natura e portando ai giorni nostri il patrimonio che oggi conosciamo.

I pascoli alpini, i prati curati, i paesaggi da favola, sono frutto del lavoro instancabile di uomini e animali che hanno permesso lo sviluppo di un territorio unico al mondo.

È sempre più difficile rimanere a lavorare sulle montagne, la società moderna offre vie molto più facili e comode per vivere e mantenere le proprie famiglie. Quello che ci tiene sulle montagne e sui pascoli è la passione e l’amore per il nostro lavoro e i nostri animali, il contatto con la terra, la soddisfazione di vedere i frutti delle fatiche quotidiane, che condividiamo con le nostre mandrie e greggi.

Siamo i custodi del territorio, siamo l’ambiente, siamo il paesaggio, siamo la biodiversità.

Cos’è la malga o alpeggio?

L’alpeggio è il pascolo di montagna dove vengono portati gli animali durante il periodo estivo. Si chiama così perché esiste solo sulle Alpi. La tradizione dell’alpeggio sulle nostre montagne è antichissima, ed è nata e ha potuto svilupparsi così come la conosciamo esclusivamente grazie all’assenza dei grandi predatori sul territorio. Il punto di forza delle nostre malghe, infatti, è il pascolamento libero degli animali (in gran parte bovini da latte), sia di giorno che di notte. Gli stabili della malga sono nati come ricovero temporaneo per il pastore o il mandarino e pertanto si tratta spesso di strutture molto povere, dove mancano luce, acqua corrente, riscaldamento e linea telefonica, e nelle quali i custodi degli animali e le loro famiglie si adattano a vivere durante il periodo estivo. Ma il pathos di vedere i propri animali liberi al pascolo e che godono del massimo benessere possibile ripaga di qualsiasi sacrificio!

Molte malghe sono di proprietà pubblica, assegnate a mezzo d’asta mediamente ogni 6 anni, dove i malghesi pagano un affitto a volte consistente. Vi sono poi specifici disciplinari e regolamenti da rispettare che stabiliscono il numero e il tipo di animali che devono essere portati sui pascoli di ciascuna malga, il periodo minimo e massimo in cui devono essere presenti, e gli interventi di manutenzione del pascolo che il malghese è tenuto ad effettuare, come lo sfalcio delle piante infestanti e il controllo dell’avanzamento del bosco.

Foto di Roberto Costa